Dal 1974 Organizzazione Nazionale per un'Italia Identitaria, Sociale, Sovrana e Cristiana. (Fede e Patria, Spada e Croce)
lunedì 18 gennaio 2021
Opera Italica. ⚔️🛡 L’Ombra della Distruzione: Il Conflitto Israele-Iran e l’Ipocrisia Globale.
In un mondo che si professa civile, il conflitto tra Israele e Iran rappresenta un tragico specchio della follia umana, un teatro di guerra che si alimenta di aggressioni, vendette e ipocrisie internazionali. Opera Italica, con il cuore saldo nei valori di giustizia e pace, non può tacere di fronte a questa spirale di violenza che, lungi dal vedere un chiaro vincitore o un evidente torto, vede entrambi gli attori principali – Israele e Iran – immersi in un gioco di reciproche colpe, aggravato da leadership irresponsabili e da un silenzio assordante delle potenze occidentali e dei loro alleati arabi. Tuttavia, è impossibile ignorare come gli Israeliani, guidati da un presidente criminale come Benjamin Netanyahu, abbiano assunto il ruolo di aggressori seriali, alimentando un ciclo di distruzione che ha mietuto innumerevoli vite, soprattutto civili e bambini, senza che il mondo libero alzi un dito per fermare questa carneficina.
Israele: L’Aggressore che semina solo distruzione e vittime.
Da anni, Israele persegue una politica di espansione e dominio militare che ha trasformato Gaza e la Palestina in un campo di sterminio. I bombardamenti indiscriminati, le incursioni terrestri e il blocco umanitario imposto alla Striscia hanno causato decine di migliaia di morti, con un bilancio spaventoso di bambini e civili innocenti falciati senza pietà. L’operazione “Rising Lion” del 13 giugno 2025, con cui Israele ha colpito siti nucleari e militari iraniani, è solo l’ultimo atto di una strategia che cerca guerra e caos, non pace. Netanyahu, con la sua retorica bellicosa e il suo rifiuto di qualsiasi negoziato, incarna la figura di un leader folle, ossessionato dalla distruzione del nemico iraniano e disposto a trascinare l’intera regione nel baratro. Eppure, questa aggressione non nasce dal nulla: è il culmine di anni di raid “covert” e attentati, spesso condotti con la complicità silenziosa di potenze occidentali come gli Stati Uniti, che forniscono armi e sostegno politico senza mai condannare i crimini efferati commessi.
La comunità internazionale, in particolare i governi occidentali, si è resa complice di questa barbarie. Francia, Regno Unito, Germania e, soprattutto, i "democratici" Stati Uniti d'America che vantano un’alleanza storica con Israele, chiudono gli occhi di fronte a massacri documentati, come quelli nella Striscia di Gaza, dove ospedali, scuole e rifugi sono stati rasi al suolo. L’ipocrisia è sconcertante: mentre si invocano diritti umani e democrazia, si tollerano punizioni collettive che violano ogni norma del diritto internazionale. Per non citare lo stato e il governo italiano, ancora incapaci e inutili testimoni di ciò che sta avvenendo a livello internazionale, idem per il conflitto Russia-Ucraina: tutti incapaci e inutili così come questa debolissima Europa sempre più inesistente politicamente, economicamente e militarmente. Questa indegna complicità dell'occidente, non è solo un fallimento morale, ma un invito a ulteriori escalation.
Iran e il Terrorismo Islamico: Un’Altra Faccia della Medaglia
Dall’altra parte, l’Iran non è esente da colpe.
La Repubblica Islamica, con il suo regime teocratico, ha alimentato il terrorismo internazionale attraverso il sostegno a gruppi come Hezbollah, Hamas e le milizie Houthi. La risposta iraniana ai raid israeliani, con il lancio di droni e missili, è un atto di vendetta che perpetua il ciclo di violenza, dimostrando una leadership altrettanto irresponsabile. Gli Stati arabi, presunti alleati dell’Occidente, giocano un doppio gioco: da un lato stringono accordi economici con Stati Uniti ed Europa, dall’altro finanziano indirettamente il terrorismo, creando un’instabilità che serve ai loro interessi geopolitici. Questo intreccio di ipocrisia e opportunismo rende il Medio Oriente un polveriera, dove la pace è un miraggio lontano.
Né Israele né l’Iran possono reclamare la ragione. Entrambi hanno scelto la via della guerra, ma è Israele, con la sua politica aggressiva e il suo arsenale nucleare non dichiarato, a portare il peso maggiore della responsabilità per l’escalation attuale. La crudeltà di Netanyahu non conosce limiti, e il silenzio dell’Occidente è una macchia indelebile sulla coscienza globale.
Il Dilemma Nucleare: Chi Decide il Potere di Distruzione?
Un altro aspetto inquietante di questo conflitto è la questione delle armi nucleari, un tema che mette a nudo l’assurdità e l’ingiustizia dell’ordine mondiale. Perché Stati come Israele, Pakistan, India, Corea del Nord, oltre alle potenze tradizionali – Stati Uniti, Francia, Regno Unito, Russia e Cina – possono detenere ordigni nucleari, mentre altri, come l’Iran, sono ostracizzati per il solo sospetto di volerlo fare? Questa disparità non è solo una questione di sicurezza, ma di potere e dominio. Israele, con le sue 90-200 testate non dichiarate, si erge come una potenza nucleare non sottoposta a ispezioni internazionali, mentre l’Iran viene demonizzato per un programma che Teheran afferma essere civile. Chi stabilisce queste regole? Le potenze del “club atomico”, che si arrogano il diritto di decidere chi può difendersi e chi no, ignorando il principio di uguaglianza tra nazioni.
La logica dell’arsenale nucleare come deterrenza è fallace. Se alcuni Stati possono possederlo, tutti dovrebbero avere il diritto di farlo, per garantire un equilibrio di forze. Altrimenti, l’unica soluzione auspicabile è il disarmo nucleare globale, un sogno utopico ma necessario per evitare l’autodistruzione. L’umanità non può permettersi di continuare su questa strada, dove la minaccia atomica pende come una spada di Damocle su miliardi di vite. Eppure, le nazioni continuano a modernizzare i loro arsenali, spendendo miliardi mentre la povertà e la fame dilagano.
Verso un Conflitto Mondiale: La Stupida Crudeltà dell’Uomo
Il conflitto Israele-Iran non è un episodio isolato, ma un segnale preoccupante di come l’umanità sia sempre più vicina a un conflitto mondiale. La stupidità e la crudeltà dell’uomo, che nei secoli hanno generato guerre, genocidi e devastazioni, non sembrano essere cambiate. Dai campi di battaglia medievali alle trincee della Prima Guerra Mondiale, fino alle bombe di Hiroshima e Nagasaki, l’uomo ha sempre trovato il modo di infliggere sofferenza. Oggi, con la tecnologia moderna e le armi di distruzione di massa, questo potenziale distruttivo è amplificato. La guerra per procura tra Israele e Iran, alimentata da interessi geopolitici e vendette personali, rischia di innescare una reazione a catena che coinvolga potenze globali, con conseguenze catastrofiche.
Opera Italica denuncia con forza questa deriva. Chiediamo un intervento deciso della comunità internazionale per fermare le aggressioni israeliane, smantellare il terrorismo finanziato dagli Stati arabi e imporre un disarmo nucleare universale. L’umanità deve riscoprire la sua capacità di dialogo e compassione, altrimenti il futuro sarà solo cenere. La storia ci giudicherà, e il verdetto sarà tremendo, severo e irreversibile se non agiamo ora. Ora..!
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